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Zaniolo re per una notte: a Tirana la decide il calciatore più discusso
Pubblicata il 26/05/2022
©Shutterstock/No use without permission
Proprio l'uomo più discusso dell'ultima stagione giallorossa, il giocatore che Mourinho ho dovuto difendere più di ogni altro, ha deciso la finale di Tirana. Ci ha pensato Nicolò Zaniolo a mettere la firma sulla prima coppa europea della storia della Roma con un gol d'autore, da attaccante d'aria consumato, non propriamente il suo ruolo. Preciso stop di petto a sfruttare il buco di un impacciato Trauner e delizioso tocco in anticipo di sinistro perfetto per rubare il tempo a Bijlow e regalare una notte indimenticabile a una tifoseria a digiuno da 14 anni e un giorno. Il mancino classe 1999 aveva trascinato la squadra già nel quarto di finale di ritorno, una tripletta al Bodo Glimt utile per mettersi alle spalle l'incubo norvegese e concedersi per il secondo anno consecutivo una semifinale europea, stavolta dall'esito diverso. Sicuramente per Zaniolo non è stato un ritorno in campo facile dopo il secondo grave infortunio rimediato al ginocchio e un anno intero vissuto in riabilitazione. Un problema non tanto di tenuta fisica – al netto di qualche inevitabile acciacco – ma soprattutto di prolungata assenza dal rettangolo di gioco, di vivere le solite sensazioni, soprattutto sotto porta, dove ha collezionato un bottino troppo magro in Serie A, fatto di solo due reti realizzate in 28 presenze. Numeri di tutt’altro tenore in Conference League dove le reti sono state 6 in 12 partite, tra cui lo storico centro contro il Feyenoord – il primo di un italiano in una finale europea dopo la doppietta di Inzaghi nel 2007 contro il Liverpool - per una notte che sognava fin da bambino, forse l’ultima in giallorosso, circostanza che non si augurano assolutamente i tifosi della Roma, che partendo da questa vittoria sperano di costruire un nuovo ciclo guidato da Mou in panchina e Zaniolo in campo.