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Ibra, altro record: toccata quota 400 gol nei campionati nazionali
Pubblicata il 02/11/2021
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Ne è passato di tempo da quel lontano 30 ottobre 1999, quando Zlatan Ibrahimovic segnò il suo primo gol da professionista in un campionato nazionale con la maglia del Malmoe. Precisamente 22 anni e un giorno dopo quel giovane e ribelle talento svedese, allo Stadio Olimpico mette a segno contro la Roma, sua vittima preferita, sigla il gol numero 400 nei campionati nazionali, il centocinquantesimo in Serie A. Partito dalla sua Malmoe, Ibra è approdato all’Ajax, vetrina che l’ha lanciato nel grande calcio europeo. Due anni di apprendistato sotto Capello alla Juve prima di riportare il successo l’Inter. L’anno nero di Barcellona con Guardiola, il pronto rientro italiano nella Milano rossonera prima della cessione a Parigi, mai perdonata a Galliani, dove è diventato “Le Roi” della Ligue 1. Prima Manchester dove arriva il primo grande infortunio della sua carriera, poi il volo transoceanico per Los Angeles dove sembrava avesse messo la parola fine con il “calcio vero”, ma per un campione dal suo ego non era possibile chiudere una carriera fantastica così ed ecco che l’esperienza Milan 2.0 l’ha riportato prepotentemente alla ribalta. La punizione contro i giallorossi è il gol numero 70 con il Milan, seconda in classifica dietro al PSG dove le marcature personali sono state bene 113. Podio completato dall’Inter con 57 reti. 400 in campionato ma se allarghiamo la conta a coppe nazionali ed internazionali i gol sono esattamente 505 in un totale di 841 match, per una media di 0,6 gol per partita in carriera. Stagione più prolifica l’ultima all’ombra della Tour Eiffel dove sono arrivati 50 reti in 51 gare, 38 in solo 31 incontri di Ligue 1. Record infiniti e a non finire per il bomber dalla miglior media gol nella storia del Milan nell’era dei tre punti, l’uomo che ha timbrato con più maglie diverse, ben 6, in Champions League che vede vicino anche una leggenda come Silvio Piola, l’unico ad aver messo a segno più di 30 reti, 31 per la precisione, dopo i 38 anni in serie A, con Ibra fermo a 28 ma con il tassametro che non ha intenzione di fermarsi.